Bisogni Educativi Speciali

Chi sono i BES

Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali
(Don Lorenzo Milani e gli allievi della Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, 1967)

Per Bisogni Educativi Speciali si intendono tutte quelle particolari esigenze educative che possono manifestare gli alunni, anche solo per determinati periodi, “per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta” (Direttiva Ministeriale “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione” del 27 dicembre 2012). Pur rimanendo all’interno delle indicazioni curricolari nazionali, a scuola bisogna quindi cercare di eliminare le barriere all’apprendimento facendo leva su ciò che invece può funzionare da facilitatore. Tali strumenti facilitatori possono essere le strategie di individualizzazione e di personalizzazione dell’apprendimento e gli strumenti compensativi e dispensativi delle prestazioni scolastiche deficitarie.

Fondata sul concetto di centralità della persona, l’inclusione – e prima ancora l’integrazione – scolastica è un processo che ha attraversato la nostra scuola negli ultimi 50 anni, rendendo quello italiano un precursore e un modello per i sistemi scolastici di altri Paesi. Si è partiti dal graduale processo di integrazione degli alunni con disabilità (L. 118/71; L. 517/77; L. 104/92; “Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” del 4/8/09), all’attenzione normativa rivolta all’inclusione degli allievi con DSA (L. 170/10 e D.M. 5669/11 con le allegate “Linee guida”) e con BES (Direttiva Ministeriale 27/12/12; C.M. 8 del 6/3/13; nota 1551 del 27/6/13; nota 2563 del 22/11/13).

A partire dalla Direttiva del 27/12/12 si può delineare il seguente quadro nell’ambito dei BES:

Bisogni Educativi Speciali
AREASTRUMENTI
1.DISABILITÀ
certificata secondo la L. 104/92)
PEI – Piano Educativo Individualizzato

 2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI:

  1. DSA   (diagnosticati secondo la L. 170/10)
  2. Altri disturbi evolutivi con diagnosi: deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, disprassia, spettro autistico lieve, funzionamento intellettivo limite (FIL), disturbo dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD)
PDP – Piano Didattico Individualizzato

3. SVANTAGGIO

  1. Socio-economico, linguistico, culturale
  2. Difficoltà scolastiche senza diagnosi (rilevate dal Consiglio di Classe) o in corso di accertamento diagnostico

4. ALUNNI FIGLI ADOTTIVI

PDP – Piano Didattico Individualizzato
(se deciso dal Consiglio di Classe)

Il lavoro in favore dell’inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali è da sempre radicato nella cultura educativa e didattica dell’I.C. “P. Mascagni”. In questa sezione del sito dell’Istituto è possibile trovare i testi dei fondamentali riferimenti normativi in materia di BES, disabilità e DSA, definizioni e caratteristiche dei Disturbi Specifici di Apprendimento, riferimenti utili a enti o istituzioni che si occupano delle certificazioni e delle diagnosi, a gruppi di genitori di ragazzi con DSA e a siti che forniscono materiali per lo studio a casa, oltre che informazioni su alcune iniziative mirate all’inclusione degli allievi con disabilità, DSA e BES intraprese nel nostro Istituto.

  • Funzione strumentale per l’area BES per l’I.C. “P. Mascagni”: Martina Azzolini